Dal 28 aprile 2009 è diventato operativo il nuovo regime dell' IVA in
sospensione, definito per brevità anche "IVA per cassa".
Da tale data è stata estesa alla generalità dei soggetti passivi con volume
d'affari non superiore a € 200.000,00 la facoltà di differire l'Iva al
momento del pagamento della fattura emessa.
Prima di questa data tale modalità era applicabile solo per le fatture emesse
ad enti pubblici. Dal gennaio 2015 le fatture agli enti pubblici NON dovranno più essere emesse
con iva ad esigibilità differita in quanto è stato introdotto lo
Split Payment che prevede il pagamento
dell'iva direttamente all'erario da parte dell'ente pubblico.
Il programma consente di emettere fatture del tipo suddetto e anche di
registrare in prima nota fatture ricevute dello stesso tipo, utilizzando
apposite causali.
Anche la registrazione dell'incasso o del pagamento (parziale o totale) di tali
fatture andrà fatta con una causale apposita.
Alle fatture ad esigibilità differita emesse (o ricevute) deve essere attribuito un numero (protocollo) consecutivo alle altre fatture di vendita (o di acquisto), vanno stampate sul registro iva del mese di emissione (e totalizzate a parte) mentre l'imposta relativa verrà conteggiata solo nella liquidazione del periodo di incasso/pagamento.
La registrazione dell'incasso/pagamento non deve essere stampata sul registro
iva.
Per la registrazione in prima nota:
Creare una causale contabile con Tipo
causale: "Iva ad esig.differita Cli. (o For.)" e con le
altre caratteristiche uguali a quella utilizzata per le registrare la
fattura di vendita (o di acquisto).
Allo stesso modo creare anche una Nota di Credito iva differita.
Creare una causale contabile con Tipo causale: "Incasso (Pagamento)
Iva ad esig.differita" e con le stesse caratteristiche di quella
utilizzata per le registrare gli incassi (pagamenti). Per quanto
riguarda i campi: "Protocollo" e "Documento
obbligatorio" si possono lasciare bianchi o spuntare.
Di conseguenza, nella registrazione dell'incasso/pagamento di un documento con iva esigibilità differita, il numero e la data protocollo e documento, potranno essere lasciati vuoti, se nella causale si
è dichiarato che non sono obbligatori,
altrimenti si potrà mettere il numero e la data della fattura a cui si riferisce.
Questa registrazione è analoga a quella della fattura. In testata si
metterà il codice del cliente e nel dettaglio il conto su cui è avvenuto
l'incasso (pagamento). Poi si dovrà digitare il codice iva,
l'imponibile e verrà calcolata l'imposta. Se in testata sono
stati compilati numero e data documento, nel dettaglio, a fianco al
campo "Imponibile", viene presentato il pulsante
"Importi sospesi" che consente di visualizzare le righe della
fattura interessata e che evidenzia quanto è ancora da pagare per ogni
aliquota.
Compilare in "Dati generali azienda (parametri)"
- conti comuni: i codici dei conti "Iva differita
clienti" e "Iva differita fornitori".
- causali comuni: il codice causali "Fattura iva differita"
e "Nota Credito iva differita"
Per l'emissione di fatture in iva differita:
N.B. Sulla fattura deve essere presente la frase: Operazione con imposta ad esigibilità differita, ex art. 7, DL n.185/2008 in modo che chi la riceve possa identificarla come tale.
Creare quanto descritto in precedenza
Per l'emissione della fattura può essere utilizzato lo stesso tipo
documento utilizzato per le fatture normali.
Sull'anagrafica clienti, nei dati di fatturazione, e a video nei dati di
testata di ogni fattura è presente un flag che dice se il cliente ha o meno
l'iva ad esigibilità differita.
Se si spunta questo flag sul cliente, esso verrà riportato spuntato in
tutte le fatture. Viceversa è possibile decidere di spuntarlo,
fattura per fattura.
Se il flag è spuntato, al momento della contabilizzazione della fattura
verrà generato un articolo in prima nota con causale "fattura di
vendita con iva sospesa" piuttosto che "fattura di
vendita"